di Federica Bartolini Giungi
“Un libro…uno sguardo per capire”
Il viaggio di quest’anno si snoda tra le autrici italiane più significative del XIX e del XX secolo.
Il nostro percorso sara’ caratterizzato da un’analisi della questione femminile in Italia, per coniugare storia e memoria attraverso opere che possiedono i segni di un’identità sessuale differente, di un differente immaginario e di un uno specifico progetto di sé. Il mondo visto, vissuto e raccontato dalle donne.
Emerse da uno stato di silenzio, le donne scrittrici sentirono l’esigenza di uscire dai margini e di impegnarsi in forme di letteratura facilmente praticabili, generi dominati da una logica del frammento: gli epistolari, i diari, ma anche le autobiografie e, in particolare, il romanzo.
Sibilla Aleramo
che, con il romanzo autobiografico “Una donna”, introduce nella mentalità italiana degli inizi del XX secolo una viva presa di coscienza della situazione sociale e psicologica della donna.
Anna Banti
che in “Artemisia” racconta la continuità di un destino storico di sottomissione della donna attraverso narrazioni in bilico tra passato e presente.
Paola Drigo
che, con “Maria Zef”, scrive uno dei romanzi più sobri e potenti della narrativa femminile italiana del novecento destando scalpore con l’introduzione del tema dell’incesto in ambiente di grave disagio sociale.
La letteratura femminile nostrana, di cui questi sono solo alcuni esempi, non sempre contempla la lotta di genere ma diventa,nei decenni, un veicolo di denuncia sociale, di autoanalisi, un dibattito ancora aperto e dagli esiti ancora incerti.
Un epilogo narrativo (come scrive Sara Foti Sciavaliere) in cui la solitudine appare l’unica possibilità offerta al compimento della presa di coscienza femminile. Estremamente esemplificative sono le pagine finali di Donna in guerra di Dacia Maraini: <<Ora sono sola e ho tutto da ricominciare>>.
Federica Bartolini Giungi
Laureata in Scienze Politiche e specializzatasi a Venezia e presso l’UNHCR in Cameroun nell’ insegnamento dell’Italiano agli stranieri, crede fermamente che l’integrazione passi attraverso la conoscenza della lingua. Membro del Consiglio ACDMAE, si occupa del Dossier “Come e Dove”, del Dossier “Scuola” e del Gruppo di lettura e conversazione in italiano.
Vi ringrazio per essere stata citata in questo pezzo. Argomento che mi è particolarmente caro.