TRA ROMA E KIEV, RISUONA IL “GLORIA” DI VIVALDI

Ancora risuonano nell’ aria le note del Gloria di Vivaldi,  con  le voci brillanti e corpose delle cantanti e soliste ucraine e  le voci chiare e  vellutate delle cantanti romane che si amalgamavano perfettamente nel concerto che si è tenuto il 13 giugno alla chiesa Santa Maria dell’anima.  Questo concerto è stato un esempio perfetto  di come la diplomazia e la musica possono efficacemente interagire. Quattro anni  fa ho creato il “Kiev Baroque Consort” formato da un gruppo di cantanti e strumentiste professioniste provenienti  da varie istituzioni musicali della capitale ucraina. Ho curato il repertorio barocco italiano e lavorato  esclusivamente su di esso, e varie delle produzioni musicali hanno coinciso con il repertorio che facevo allo stesso tempo con il coro ACDMAE. Già quattro anni fa il nostro coro ACDMAE aveva svolto una tournée a Kiev e avevamo fatto due concerti insieme con le medesime cantante ucraine.
Certo, delle coriste ACDMAE di quattro anni fa se ne contano ormai  un paio, perché nel frattempo sono già quasi tutte ripartire al estero. Perciò la performance  che abbiano offerto  del “Gloria” di Antonio Vivaldi, trascrizione per quattro voci femminili,  è stata (per usare un gergo calcistico) il concerto “di ritorno”. Malgrado le  frontiere linguistiche, le coriste romane hanno accolto con molto affetto (anche nelle loro case) le cantanti ucraine che vedevano un sogno trasformarsi in realtà nel mettere per la prima volta piede nella città eterna. Sono stati giorni di varie prove in chiesa, e di vero turismo romano, con varie coriste arrivate da diverse  sedi estere dove si sono trasferite al seguito del consorte  ma  dove continuano a studiare il repertorio del coro. E’ stato un bel lavoro di team amalgamare i tre gruppi di cantanti. Tutto questo non sarebbe stato possibile  senza Fabiola, che collabora con noi da nove anni e che, da quando sono a Kiev,  segue ogni settimana le coriste. E devo dire che questo anno il lavoro si è raddoppiato perché il repertorio e’ stato  molto più impegnativo. Ma con il coraggio e la forza che contraddistingue le coriste, e lavorando e studiando in sintonia, ce l’ abbiamo fatta! Il risultato e’ stato  un fantastico Gloria! Il brano è composto di tante arie che alternano il coro con i soli, duo, soliste con coro ecc.  Perciò dirigere ed ascoltare  le voci delle cantante ucraine insieme alle coriste romane che si univano per la prima volta in perfetta sintonia è stata una grande emozione. È così si è creata una bella amicizia tra tutte le signore, in un simpatico mix di “russitaliano”. Ma, soprattutto, comunicando con le note, con la musica, che non ha  bisogno di traduzione  e che arrivano dirette all’ anima.