di Pucci Biffi Rastrelli
Se ci fosse un fil rouge per questo nuovo numero di Altrov’e’, questo sarebbe senz’altro il Cinema. Per la prima volta la nostra Associazione – egregiamente rappresentata da Maria Rosaria ed Eleonora – ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia garantendoci una copertura della programmazione che non ha avuto nulla da invidiare a quella pubblicata dalle testate più blasonate.
Dalle caldi notti veneziane ci siamo poi spostate a Roma, per seguire la Festa del Cinema e respirarne le magiche atmosfere da Fondaco, in Via della Frezza, dove quest’anno è stato per la prima volta allestito il red carpet per i Vip, assieme a numerosi altri eventi culturali come la mostra di video-opere “Trame d’Autore”, ideata e prodotta da Simona Marchini, attrice e gallerista che da anni investe energie per Roma e per la sua “ripresa”.
Nel segno della Settima Arte, il mese scorso, la nostra Associazione ha dato anche il calcio d’invio al suo primo Cine Festival internazionale e proprio su quest’ultima iniziativa vorrei soffermarmi. Non nascondo, infatti, di esser io stessa l’ideatrice di questo nuovo appuntamento culturale che comunque non avrebbe potuto veder luce senza il prezioso aiuto di tutta l’Acdmae e del Consiglio direttivo in particolare. Tutto è cominciato la scorsa estate, quando un film straniero di nicchia ma di grandissimo interesse mi ha inaspettatamente folgorato. Ho pensato quindi che un’organizzazione come la nostra, con l’internazionalità e l’apertura mentale nel DNA, poteva trovare anche le forze per promuovere nella Capitale piccole perle della cinematografia straniera contemporanea che difficilmente potrebbero esser diffuse nei circuiti tradizionali. Non stiamo infatti parlando di “blockbuster” cioè di pellicole da milioni di dollari e di grande richiamo, che sono ovviamente appannaggio dei multisala più gettonati della Capitale. Le protagoniste della nostra iniziativa sono produzioni coraggiose e di grande valore, che con efficacia aprono una finestra su orizzonti nuovi.
Paesi che difficilmente conquistano le prime pagine dei giornali e di cui, anche nell’epoca di Internet, purtroppo non si conosce abbastanza.
Ho pensato che sarebbe stato ancor più accattivante coinvolgere le consorti delle Ambasciate dei paesi di provenienza delle pellicole selezionate, invitandole a
introdurre il film e a offrire, dopo la proiezione, il loro particolare sguardo sulla realtà che il film veicola del loro Paese. Ingrediente, quest’ultimo, che si è rivelato essenziale per il successo dell’iniziativa, come abbiamo costatato con il primo film in programma al Cinema Tiziano: “Ali e Nino”, ambientato in Azerbaijan, e tratto dall’omonimo romanzo
di Kurban Said, pseudonimo dello scrittore azero di origine ebraica Lev Nussimbaum.
In quest’occasione è stata la brillante signora Aynura Huseynova, gia’ responsabile dell’ufficio cultura e istruzione dell’Ambasciata d’Azerbaijan in Argentina, a Roma in veste di Ambasciatrice e studente della Luiss, a raccontare alcune note biografiche dello scrittore Kurban Said, giovane ebreo convertito all’Islam, morto a soli 37 anni a Positano. La sua introduzione è stata seguita da una presentazione dell’Azerbaijan, Paese
in grande cambiamento, fornita dall’Ambasciatore Margherita Costa, già Capo Missione a Baku dal 2001 al 2005 che con entusiasmo ha brevemente raccontato a un parterre interessato e curioso alcuni episodi di vita quotidiana capaci di farci immergere in questo straordinario crogiuolo di popolazioni e culture diverse che è l’Azerbaijan.
Ad assistere alla prima proiezione in programma c’era anche l’attuale Ambasciatore dell’Azerbaijan a Roma, Mammad Boheddin Ahmadzada, che con noi ha anche accolto i numerosi ospiti, tra iscritti all’Acdmae e funzionari di altre Ambasciate, offrendo loro il tipico thè con le specialità dolci del Paese. L’entusiasmo con cui la sala ha seguito il film e applaudito ai discorsi lascia spazio alle mie più rosee aspettative.
Prima fra tutte, quella di aver inaugurato una piacevole e stimolante consuetudine a guardare il Mondo, attraverso il Cinema, e a commentarlo insieme.
Appuntamento quindi al prossimo 19 dicembre, sempre nelle sale del Cinema Tiziano, per la proiezione in lingua originale, sottotitolata, di “Scimmia” film già vincitore nel 2016 del premio del pubblico al Sofia Film Festival. Un’altra straordinaria pellicola che accenderà i riflettori sulla Bulgaria, rappresentata in sala dall’Ambasciatrice Mariana Raykova, e sul ricercato linguaggio cinematografico di quel Paese.
Pucci Biffi Rastrelli
Consulente, ha lavorato in ogni “approdo” del marito diplomatico a Roma. Ha allestito mostre di Alto Antiquariato per la Fiera di Vicenza, ha collaborato alla creazione dell’ufficio romano di Franco Maria Ricci, ha curato le pubbliche relazioni del Designer Cleto Munari.