LA DISPUTA FELICE
di Bruno Mastroianni, Franco Cesati Editore
di Susanna Bonini Verola
Dissentire senza litigare. Confrontarsi senza insultarsi. In tempi di social networks e di dispute generalizzate, chi di noi non ha perso almeno un “contatto” fra quelli salvati a titolo di “amici”? Chi è riuscito a scappare da una chat due secondi prima di trascendere irrimediabilmente in invettive?
Inutile lanciare un sondaggio: l’amicizia di lunga data archiviata dopo un alterco scandito a ritmo di tastiera o il collega d’ufficio “misteriosamente” sparito dalla nostra pagina FaceBook sono episodi che abbiamo vissuto tutti, almeno una volta. Anche una firma indiscussa del giornalismo americano come David Ignatius, autore di celebri romanzi gialli e magistrali analisi di politica internazionale, anni or sono recitò uno storico “mea culpa” per come aveva interpretato complice Internet, prima la campagna militare Usa in Iraq e poi le proteste della “Primavera araba”.
“I social media – ammise in quelle circostanze – possono sì aiutare a conoscere gli eventi quando succedono. Ma stiamo imparando che possono esser anche strumenti d’inganno e divisione, molto più che strumenti di verità e di coesione”. Al di là di queste autorevoli parole, resta il fatto che quando un confronto in rete finisce fuori controllo, quando una divergenza degenera in meri insulti, si perde in due e mai da soli. Il risultato è l’amaro in bocca, con la frustrante sensazione di non esser riusciti a gestire e a controllare una discussione.
Come rimediare alla debacle ovvero come evitare che un esito simile si riproduca (in rete, sui media ma anche in pubblico) è al cuore del divertente ma soprattutto utile libro del filosofo Bruno Mastroianni, consulente per la gestione delle piattaforme social di alcune trasmissioni Tv Rai come “La Grande Storia” nonché docente di teoria generale della comunicazione.
Il suo, oltre ad essere un libello divertente e ricco di esempi concreti, vuole soprattutto essere un pratico vademecum da mettere quotidianamente in borsa più che da portare in vacanza, dove si spera che i social non ci debbano fare compagnia!
Una guida sintetica – un’edizione de poche di un centinaio di pagine – per imparare a sostenere il proprio punto di vista davanti a chi non è d’accordo, senza litigare ma soprattutto senza darsela a gambe ne’ scadere in un asettico politically correct. Se impariamo a gestire il dissenso – sostiene infatti l’autore – “costruiamo confronti che daranno soddisfazioni a tutti”.
Nella disputa “felice” teorizzata da Mastroianni, insomma, non vince chi urla di più e chi fa scappare l’interlocutore, piuttosto chi si mostra comunque interessato ad ascoltarlo e chi fa lo sforzo di capirlo, stabilendo un contatto con lui. Farlo scappare dopo aver alzato le barricate, infatti, significherebbe perderlo cioè mettere il “diverso” nelle mani di chi saprà dargli (o sapra’ promettergli) le risposte che vuole e che noi non siamo in grado di dare. Segno quest’ultimo che la nostra comunicazione è fallimentare…E che è giunto il momento di cimentarsi con le “ricette” di Mastroianni per gestire la divergenza, vista come valore positivo e come input cruciale per la nostra crescita.
Susanna Bonini Verola
Ha vissuto a Parigi, dove ha terminato gli studi, Bruxelles e Washington. Giornalista professionista e TV Producer, ha lavorato nelle trasmissioni di approfondimento di RaiNews24-Rai 3 e per i notiziari TV di Euronews (Lione). Dopo varie collaborazioni con radio e magazine, approda ad Adnkronos con cui collabora per oltre 10 anni. Rientrata a Roma nel 2014, col marito diplomatico e i due figli, è attualmente impegnata nelle attivita’ della No-Profit “US-Italy Global Affairs Forum” in veste di corrispondente da Roma e coordinatrice di progetti bilaterali.