di Pucci Biffi Rastrelli
Applausi e grande pubblico per “Masquerade” di Choo Chang-Min
L’idea di un Cine Festival Internazionale promosso dall’Acdmae per portare nella Capitale pellicole straniere di indubbio valore culturale e che difficilmente potrebbero esser distribuite su larga scala, si conferma essere vincente e gradita dal pubblico. L’iniziativa, avviata a livello sperimentale quest’autunno, lo scorso 1 febbraio è felicemente giunta al suo terzo appuntamento con la proiezione del film “Masquerade” del regista Choo Chang-Min, ospitata dall’Istituto Culturale Coreano, con il Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Corea.
Ad applaudire questo kolossal asiatico – oltre 10 milioni di incassi nel mondo ma mai uscito nelle sale italiane – sono state quasi 150 persone, ben oltre le nostre più rosee aspettative. Segno che il CineFestival dell’Acdmae è destinato a diventare una consuetudine conviviale e culturale irrinunciabile. E’ questo il mio auspicio. E a tal proposito mi piace ricordare come l’iniziativa sia stata lanciata in sordina, dopo esser stata folgorata da una pellicola a me sconosciuta ma di grandissimo interesse, proiettata durante il primo festival italiano del Cinema dell’Azerbaijan, l’estate scorsa. Ho ritenuto che un’Associazione internazionale e aperta per sua natura come la nostra potesse esser interessata a promuovere film stranieri pregevoli, ma che non riescono ad accedere alla grande distribuzione. La proiezione di “Masquerade” ha dimostrato concretamente che non mi sbagliavo. Ad accogliere i numerosi ospiti nella nuova sala polifunzionale dell’Istituto Culturale Coreano diretto da Soo Myoung Lee è stata, come da consuetudine oramai, l’Ambasciatrice I Min Ghiong che, da perfetta padrona di casa, ha anche presentato al pubblico la pellicola e il suo regista. Alla proiezione di questo film storico dove ogni minimo particolare – dall’ambientazione ai costumi – parla di quell’arte, di una cultura ed una particolare eleganza che non ha uguali in altre parti del Mondo, ha fatto seguito una ricca ed altrettanto raffinata degustazione di ricette e specialità coreane. Un modo gradito per chiudere una giornata di delicate scoperte che hanno spaziato dalla cinematografia alla cucina locale.
A chi ancora non avesse avuto modo di partecipare alle nostre proiezioni, ricordo che la sede “storica” del CineFestival ACDMAE è solitamente il Cinema Tiziano, vicino a un’Istituzione di grande importanza culturale per Roma come la sede del MAXXI. Mentre gli orari sono sempre stati quelli mattutini per facilitare chi ha famiglia e i figli piccoli a scuola. Ancora, la nazionalità del film proposto segue il semplice criterio alfabetico. E infatti il primo film proposto è stato azerbaigiano, una storia d’amore ambientata in paesaggi di una bellezza incredibile. E’ seguito un film bulgaro, su una delicata storia d’amore adolescenziale ambientata a Sofia. Dopo la Corea, quindi, il Festival continua la sua strada: ci aspetta un nuovo Paese con nuovi orizzonti cinematografici, nuovi modi di raccontare la storia, i sentimenti e la realtà attraverso quest’Arte che si chiama Cinema.
Pucci Biffi Rastrelli
Consulente, ha lavorato in ogni “approdo” del marito diplomatico a Roma. Ha allestito mostre di Alto Antiquariato per la Fiera di Vicenza, ha collaborato alla creazione dell’ufficio romano di Franco Maria Ricci, ha curato le pubbliche relazioni del Designer Cleto Munari.