di Lavinia Coppola De Nicolo
E’ il 1884 quando Sotirios Voulgaris, argentiere greco, sbarca a Roma in cerca di fortuna, dopo aver lasciato il nativo Epiro. In una gioielleria di via Sistina comincia a esporre le sue creazioni in argento, che hanno un enorme successo soprattutto fra i turisti americani e inglesi impegnati in quegli anni nel famoso “Grand Tour”, tanto di moda fra le élite del mondo anglosassone. Il successo è tale che ben presto riesce ad aprire un primo negozio, in via Sistina, e poi a trasferirsi in via Condotti, in quella “Trattoria della Lepre”, poi trasformata in una boutique delle meraviglie. Ispirandosi alla tradizione orafa parigina, comincia a creare gioielli in stile art déco, in platino e pietre preziose. Da allora Sotirios passa da un successo all’altro, apre negozi in diverse città, s’inventa boutique temporanee in rinomati luoghi di villeggiatura e le sue creazioni dalle forme geometriche affascinano un numero sempre maggiore di persone.
E’ fortunato, oltre che bravo, Sotirios, perché trova un valido appoggio alla sua attività anche in famiglia: i figli Giorgio e Costantino, che da lui hanno imparato l’arte orafa, gli si affiancano apportando grande valore aggiunto alla sua produzione. Sotirios muore nel 1932, lasciando la sua azienda in mani sapienti e capaci, negli anni a venire, di proiettarla nell’empireo dell’alta gioielleria. Dagli anni ’50 – quando la Capitale si riprende da una guerra durissima, diventando una fucina di novità, vitale e ricercata città ormai cosmopolita, patria della “Dolce Vita” amata dal jet set internazionale – la clientela della Maison Bulgari (italianizzazione del nome del capostipite) si amplia accogliendo grandi star del cinema, come Linda Christian, Anna Magnani, e soprattutto Liz Taylor la quale, a detta del marito Richard Burton, conosceva una sola parola di italiano, Bulgari, appunto.
Il negozio di via Condotti si arricchisce di un salottino privato con un’uscita laterale per garantire la privacy ai Vip che così potevano lasciare tranquillamente la boutique, evitando i paparazzi. Quei gioielli entrano presto nel mito. La creatività di Giorgio e la ricerca storica di Costantino danno vita a collezioni originalissime, caratterizzate da un accorto uso dei colori e dall’utilizzo del taglio cabochon, che dà risalto, con la semplicità della sua forma, al colore naturale delle pietre. E la ricerca dell’originalità continua anche con i nipoti di Sotirios a partire da Nicola che negli anni ‘60 creerà famose collezioni utilizzando antiche monete romane e utilizzando insoliti materiali, come la porcellana, per imprimere un carattere unico ai gioielli di casa. Non solo creatività, ma anche savoir faire nella capacità artigiana di creare gioielli portabili, nonostante le grandi dimensioni delle pietre, con l’alternanza di pieno/vuoto che alleggerisce la struttura.
Il gruppo “Insieme a Roma”, nell’ambito del programma generale, ha avuto il privilegio di poter visitare, nella boutique di via Condotti, la collezione privata della Maison, accompagnato dalla competenza e dall’entusiasmo di Carla e Carlotta, che hanno fatto un excursus nella storia della famiglia Bulgari e delle sue creazioni. Una visita di grande successo, con tanti partecipanti e tanta curiosità: il fascino della favola di Sotirios resta immutato nel tempo.
Lavinia Coppola De Nicolo
Dottore commercialista e revisore contabile, lascia Napoli e la professione per seguire il marito funzionario diplomatico in giro per il mondo. Mamma di due ragazze, appassionata di sport (equitazione in particolare), di musica, di cinema, di arti figurative e accanita lettrice, è membro del Direttivo con la carica di tesoriere e fa parte del coro ACDMAE.