di Marìa Gabriela Echeverrìa Serpi
E’ nata un 1 agosto sotto il segno del Leone. Decisa, intraprendente, forte, coraggiosa, solare. Una vera leonessa.
Da sempre internazionale. Romana; di madre greca e padre italiano, ha trascorso la sua adolescenza a Ginevra, dove il padre era funzionario internazionale.
Insieme al marito Francesco ha vissuto a New Delhi, Washington DC, Varsavia, Bruxelles, Amman e Vilnius.
Hanno avuto due figli meravigliosi, Elena e Niccolò.
Ivana se ne è andata inaspettatamente, dolcemente, la Domenica delle Palme di questo drammatico 2020.
Amica generosa e sincera, sempre disposta ad ascoltare e dare un buon consiglio.
Così rimane in noi Ivana Fransoni, per quelli che hanno avuto la fortuna e la gioia di conoscerla.
Marìa Gabriela Echeverrìa Serpi
Nata in Costa Rica, laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali in Belgio, funzionario diplomatico per il suo Paese e poi consorte, mamma e ora persino nonna! Appassionata di musica e letteratura, ha fondato ben tre gruppi di lettura, a Roma e a Caracas. Nonostante il trasferimento nel 2018, al seguito del marito Ambasciatore a Dublino, continua a coordinare con successo il suo Gruppo di Letture e Conversazioni in Spagnolo e a cantare con passione nel coro dell’ACDMAE.
Ho conosciuto Ivana quando eravamo a Bruxelles alla Nato insieme. Ho sempre apprezzato la sua disponibilità a collaborare in modo molto costruttivo ed efficace. Era molto equilibrata e serena quindi condividere con lei opinioni progetti era sempre molto confortante. Ho appreso con grande sorpresa e profondo dispiacere la triste notizia pensando a lei madre e moglie amorevole premurosa e sempre presente.
La porterò sempre nei miei ricordi.
Ilaria de Franchis
Cara Maria Gabriela, vedo solo ora il tuo ricordo di Ivana. Ti ringrazio delle tue parole, come del bel commento di Ilaria de Franchis, con la quale in effetti a Bxl vi è stata una concreta collaborazione “sul campo”. Giusto un paio di dettagli. Ivana era del 30 luglio, era romana ma di adozione essendo nata a Il Cairo e poi trasferitasi a Roma e poi a Ginevra con la famiglia. Il padre era un uomo d’affari, un imprenditore, non un funzionario internazionale. Un caro saluto
Francesco Fransoni