di Anna Orlandi Contucci Iannuzzi
Un’idea ha forza solo se evolvendosi, produce frutti concreti. Questo è senz’altro avvenuto con la Risoluzione 1325/2000 dell’ONU perché i suoi principi portanti, volti a promuovere l’uguaglianza di genere, la tutela delle donne nelle aree di crisi, la loro partecipazione attiva nella prevenzione dei conflitti e nella ricostruzione postbellica, si sono tenacemente affermati a livello globale. Dal radicamento di questi ultimi è nato, infatti, un movimento di pensiero dalla forza dirompente – sostenuto da un solido corpo di norme e standard internazionali concordati – che nel giro di vent’anni ha coinvolto Organismi Internazionali, Ong, intellettuali e accademici nell’obiettivo di proteggere i soggetti più deboli della società: le donne e bambini.
Questo movimento globale, dopo la Risoluzione 1325, ha generato altre nove Risoluzioni in tema di Women Peace and Security, l’ultima delle quali – la n.2493 del 2019 – è riuscita ad entrare nel vivo della questione, chiedendo all’ONU di sviluppare approcci specifici e contestuali per la partecipazione delle donne a tutti i processi di pace ed esortando gli Stati membri a garantire e fornire sostegni tempestivi per la partecipazione piena, equa e significativa delle donne in tutte le fasi dei processi di pace, incluso nei meccanismi istituiti per attuare e monitorare gli accordi di pace.
L’effetto propulsore della Risoluzione 1325/2000 si è fatto ovviamente sentire anche nello sviluppo del Corso di alta formazione “Il ruolo delle donne nei processi di pace e nella mediazione dei conflitti per la tutela dei diritti umani”, tenuto a battesimo da ACDMAE con l’Università La Sapienza dal 2017/2019. Dalla prima edizione del Corso a quella attuale (IV Edizione 2021/2202), realizzata in autonomia dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo romano, abbiamo assistito a un’evoluzione creativa e coinvolgente delle proposte didattiche, complici anche gli approfondimenti trattati e i workshop internazionali che si sono tenuti nelle varie edizioni del corso. Quest’anno si è aggiunta una novità interessante, anche perché’ unica nell’ambito universitario italiano: il WPS Alumni/ae Network, la prima rete di studenti specializzati sui temi della Risoluzione 1325 e dell’Agenda WPS, che accompagnerà il Corso di Alta Formazione e le sue edizioni future.
Il Network, ideato per mantenere in contatto gli ex studenti che vogliono continuare ad interessarsi al tema, intende condividere nuovi approfondimenti e iniziative di advocacy e ha già iniziato a lavorare nonostante sia stato ufficialmente lanciato solo lo scorso aprile. In particolare, il primo incontro di WPS Network su “Conoscere e attuare l’Agenda Donne, Pace e Sicurezza. Esperienze di uomini e giovani uomini”, ha offerto l’occasione per mettere in luce alcuni progetti incentrati sull’attuazione della prospettiva di genere nella tutela dei diritti umani. L’evento è stato presentato da giovani ex corsisti, in maggior parte stranieri e rientrati nei propri paesi di origine, dove stanno attuando progetti in linea con quanto appreso proprio durante il Corso di alta formazione. E tra questi, ci sembra interessante citare quello dell’ex corsista Gabriel Azevedo, avvocato colombiano, che in una cittadina locale, con pochissime risorse, è riuscito a mettere in piedi un corso articolato per aiutare le donne vittime di violenza a prendere coscienza dei loro diritti.
Il WPS Network già ora rappresenta un’utile community practice virtuale, che faciliterà la circolazione di studi e notizie sulle tematiche di Donne Pace e Sicurezza e sui diritti umani. Proprio in questi giorni si sta dotando di una propria piattaforma social e di un blog, per rendersi maggiormente visibile e fruibile da tutti, in tutto il mondo. Infine, tra le ultimissime novità di questa IV Edizione del Corso segnaliamo l’istituzione di un Premio per la miglior Tesi di ricerca presentata al termine di ogni edizione annuale. Tesi che il nuovo Network contribuirà a diffondere ben oltre i confini della nostra Capitale. Ancora, su modello dei network americani di Alumni, anche WPS Network fungerà da “vetrina” per le migliori esperienze lavorative effettuate dopo il Corso, nell’obiettivo comune di individuare quali siano i migliori processi di realizzazione dell’approccio di genere.
A fronte di sviluppi tanto promettenti ACDMAE – fedele alla sua vocazione e sempre sensibile in tema di diritti – continuerà a tener d’occhio tanto le iniziative maturate nell’ambito del Corso, tanto quelle lanciate dal neonato WPS Alumni/ae Network: perché una partnership, come ogni idea buona e valida, quando produce frutti concreti e duraturi non viene meno, anche se segue altre strade.
NOTA:
WPS Network ha una propria casella e-mail wpsalumninetwork.sapienza@gmail.com ed il suo prossimo incontro su piattaforma Zoom è previsto per il 30 giugno alle 16.30.
Anna Orlandi Contucci Iannuzzi
Dopo la Laurea in Economia e Commercio alla Luiss di Roma, ha lavorato per dieci anni in una società finanziaria. Si specializza successivamente in tutela dei diritti dei minori mettendo in pratica le proprie competenze presso l’Area Diritti dei bambini del Comitato italiano per l’Unicef. Ha anche collaborato con il desk “Ascolto” del Centro Sociale Vincenziano Onlus a sostegno delle persone in difficoltà, e lavorato fino l’anno scorso alla sede romana dell’Ufficio del Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta. Oggi vive a Montevideo con il marito, Ambasciatore italiano in Uruguay.