di Federica Bartolini Giungi
La pandemia iniziata nell’inverno 2020 ci costretto per mesi ad osservare la vita dal balcone di casa. Il cinema, settima arte, si è ritrovato relegato nel salotto senza quel contatto umano ed emotivo che il grande schermo suscita e merita.
E’ stata quindi con una certa emozione che ci siamo nuovamente affacciate al Cinema Tiziano per partecipare alla riapertura, fortemente voluta dalla nostra cara socia Pucci Rastrelli, del Cinefestival ACDMAE 2021/2022.
In una giornata di ottobre l’Azerbaigian ha aperto, per la seconda volta, questo ricco programma con “Il terzo uomo” pellicola del 2017 di Babak Shirinsifat su sceneggiatura di Maqsud Qaraysha, dramma psicologico quale conseguenza del recente conflitto del Nagorno Karabak. L’evento è stato presentato dall’ambasciatore Azerbaigiano S.E. Mammad Bahaddin Ahmadzada che gentilmente ci ha invitato in un futuro prossimo nella sede della nuova ambasciata in cui un intero piano sarà dedicato alla cultura, e dove le nostre socie potranno scoprire il fascino della lingua e del cibo azerbaigiano. Un invito che è stato rilanciato in sala dalla consorte, l’Ambasciatrice Aynura Huseynova, da lungo tempo amica della nostra Associazione.
Ma è il mese di novembre che ci ha riservato una piacevolissima sorpresa con il Film “Footnote” di Joseph Cedar.
Per la prima volta un film israeliano ha fatto il suo ingresso al Cinefestival, presentato dal Consigliere Culturale dell’Ambasciata Israeliana Maya Katzir, da Ana Singer moglie del Consigliere economico e dal critico cinematografico e incaricato in Israele del cinema italiano Ronny Fellus.
Footnote è la storia di una assurda, quanto comune nella storia dell’uomo, competizione fra padre e figlio, entrambi professori che hanno dedicato la loro vita, seppur con un approccio accademico e generazionale diverso, allo studio del Talmud.
La continua ricerca di riconoscimento, la vanità, l’amore filiale li porteranno a confrontarsi con stati d’animo contrastanti e li condurranno ad un amaro confronto.
Interpretato da grandi attori israeliani come Shlomo Bar Aba e Lior Ashkenazi, Footnote ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura al Festival di Cannes (2011) ed è stato candidato agli Oscar come miglior film in lingua straniera.
La visione in lingua ebraica, con sottotitoli in inglese, nulla ha tolto alla comprensione anzi ha aggiunto ulteriore fascino permettendoci di captare l’atmosfera di familiare quotidianità di un paese ancora in parte sconosciuto e, per alcuni aspetti, incompreso.
Vi invitiamo allora a dicembre ad affacciarvi con noi su un nuovo mondo con curiosità e affetto, magari cogliendo l’occasione per farci gli auguri di Natale e riscoprendo il piacere di farlo personalmente.
Federica Bartolini Giungi
Laureata in Scienze Politiche a Bologna, ha conseguito un Master nell’Insegnamento dell’Italiano L2 all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo varie esperienze nelle istituzioni UE e all’UNHCR in Camerun, ha insegnato la lingua italiana agli stranieri, sia in Italia che all’estero, nella convinzione che l’integrazione passi attraverso la conoscenza della lingua. Dopo quattro anni trascorsi a Bucarest e’ rientrata a fare parte dell’attuale Direttivo con la carica di consigliera responsabile del Gruppo di Lettura e Conversazione in Italiano e delle attività culturali in generale, incarico che tra l’altro le sta consentendo di mantenere viva la sua passione per i libri.