Eccoci giunti, anche quest’anno, alla fine del nostro programma più gettonato, “Insieme a Roma”. Come di consueto, vogliamo ricordare le belle esperienze vissute insieme, alla scoperta dell’inesauribile patrimonio della Capitale, e – come doveroso – tracciare un qualche bilancio. Cominciamo per una volta da quest’ultimo: la stagione d’incontri, caratterizzata dall’entusiasta partecipazione dei nostri iscritti, ha confermato una volta di più la voglia di riappropriarsi della normalità e del ritrovarsi insieme, per davvero, nonostante le numerose difficoltà iniziali. Un risultato che ci convince nell’idea di continuare a scommettere su guide ben preparate e proporre programmi di visite tanto interessanti quanto insolite.
Nel mese di dicembre, per esempio, abbiamo invitato i nostri iscritti alla riscoperta delle origini di Roma attraverso le sue leggende – quella di Romolo e Remo, del Ratto delle Sabine, di Ercole ed Evandro, delle Vestali Quinta e Tarpeia – in quei luoghi legati al mito, tra Palatino, Circo Massimo e Foro. Una lunga passeggiata che è terminata con un brindisi sul Campidoglio e gli auguri della nostra Presidente Lavinia de Nicolo.
A gennaio, abbiamo avuto l’opportunità rara di visitare uno degli angoli più suggestivi di Roma, normalmente chiuso al pubblico: l’antica sede del priorato dei Cavalieri di Malta, sorta nel Medioevo all’interno delle strutture del Foro di Augusto e dalla cui loggia, affrescata con paesaggi rinascimentali, è possibile godere una vista unica sui Fori Imperiali.
Nonostante il freddo intenso di febbraio gli iscritti al Programma Generale hanno potuto approfittare di una giornata eccezionalmente soleggiata per visitare Villa Torlonia, prestigiosa residenza suburbana dell’ultima grande famiglia nobile di Roma, i Torlonia per l’appunto, che sulla Nomentana eressero due complessi monumentali storici, circondati da un magnifico parco-giardino: un tipico esempio di architettura neoclassica il primo, e l’altro considerato un gioiello del liberty.
Il gruppo ha visitato il Casino Nobile sede del Museo della villa e della collezione delle opere della cosiddetta “scuola romana”, il Casino dei Principi, la Serra Moresca e la celebre Casina delle Civette che indubbiamente rappresenta una delle maggiori attrazioni del complesso per via delle sue misteriose architetture e del fascino esoterico di cui è intrisa.
Abbandonata per anni e vandalizzata, questa residenza venne acquisita dal Comune di Roma che, nel corso degli ultimi decenni, ha dato nuovo lustro al parco e ai numerosi edifici, restituendo così il complesso monumentale ai cittadini romani ed ai turisti che possono, finalmente, ammirarne lo splendore.
Ad aprile eccoci di nuovo insieme per un’altra interessante scoperta: il Vicus Caprarius e la città dell’acqua. Se la monumentale fontana di Trevi è conosciuta nel mondo intero, ben pochi conoscono, in realtà il percorso sotterraneo che si sviluppa sotto la fontana. In un viaggio a ritroso nel tempo, i nostri iscritti hanno potuto osservare la millenaria stratificazione del centro storico di Roma visitando il sito archeologico annesso all’Harrys Bar Hotel, unico nel suo genere, dove ancora oggi scorre l’acqua del celebre Acquedotto Vergine, che alimenta le più grandi fontane monumentali di Roma. Il percorso è arricchito da un raffinato antiquarium, dove sono esposti i pezzi più pregiati rinvenuti dagli archeologi durante gli scavi.
Questo resoconto non puo’ chiudersi senza un sentito ringraziamento al professor Gianni Pittiglio, che con una capacita’ senza uguali di contagiarci con il suo entusiasmo e con indubbia professionalita’, ci ha accompagnato pazientemente in tutte queste visite contribuendo a renderle uniche.
Arrivederci a settembre!