di Nicoletta Pollice Beltrame
Il più famoso diplomatico scrittore del passato è probabilmente il fiorentino Niccolò Machiavelli. La sua opera più celebre, “Il Principe”, è un trattato politico che offre consigli sul governo e la diplomazia, ancora oggi studiato in tutto il mondo come testo di riferimento. Un esempio ante litteram di realpolitik. Nell’Italia del Rinascimento, Ser Niccolò, oltre ad essere un importante filosofo e consigliere politico, fece anche una carriera diplomatica di tutto rispetto.
Nel secolo scorso, un diplomatico divenuto celebre come romanziere fu Daniele Varé, già Ambasciatore in Cina. Epurato dal fascismo negli anni ’30, si reinventò scrittore arrivando al successo con “Il diplomatico sorridente”, un racconto delle sue esperienze a Pechino e Shanghai uscito prima in inglese e poi tradotto italiano ed in molte altre lingue.
In questo secolo, il più famoso scrittore ambasciatore è probabilmente Maurizio Serra, autore di varie biografie in italiano ed in francese, tra cui quelle di Curzio Malaparte, Italo Svevo, Gabriele D’Annunzio e, da ultimo, Mussolini (“Il caso Mussolini”, Neri Pozza, Vicenza, 2020). La sua fama di letterato gli è valsa l’elezione, unico straniero, all’Accademia di Francia.
Tutti i diplomatici naturalmente scrivono molto: rapporti, analisi, note e relazioni continuano a far parte integrante del lavoro quotidiano anche al tempo della posta elettronica e di Twitter. Si tratta normalmente di documenti riservati ad uso interno del Ministero degli Esteri e non destinati al grande pubblico, se non ripescati negli anni a seguire dagli storici che studiano gli archivi della Farnesina. Sono tuttavia veramente numerosi quelli che si sono cimentati anche nella pubblicazione di libri: memorie, analisi politiche, saggi storici, diari di viaggio, ma anche opere di letteratura comparata, poesie e romanzi. Lo certifica Stefano Baldi, egli stesso ambasciatore scrittore, che dal 2004 cura un sito con una sezione blog (http://pennadiplomatico.blogspot.com/) specificamente dedicata al tema e nata, guarda caso, dalla pubblicazione di un omonimo libro: “La penna del diplomatico”.
Il sito contiene il catalogo dettagliato, frutto di vent’anni di ricerche, di tutti i volumi scritti nell’ultimo secolo dai diplo-scrittori: oltre 1400 opere di circa 340 autori. Baldi ne ha recentemente ricavato anche una mostra. Un’installazione esposta per la prima volta all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna in occasione del Festival della Letteratura italiana dello scorso mese di marzo e composta da 18 pannelli tematici con centinaia di copertine di libri che riportano a galla un aspetto meno conosciuto dei diplomatici e legato ai volumi da loro scritti e pubblicati.
Da ultimo, Stefano Baldi ha lanciato un progetto di narrazione del tema per immagini dal titolo “Immaginario diplomatico (1861-1961)” reperibile on-line e via via pubblicato su Instagram. Istantanee in bianco e nero di un tempo passato, ma dal grande fascino.
Per chi fa la vita diplomatica in giro per il mondo, guardarle è un po’ come leggere Borges: ti sembra di riconoscerti in un passato che ti parla e ti racconta di cose che forse hai già vissuto tu stesso e… si perde un po’ il senso del tempo che passa.
Nicoletta Pollice Beltrame
Laureata in Economia e Commercio a Roma ha seguito il marito Stefano in Kuwait, Germania, Iran, Stati Uniti Cina e, oggi, in Austria. Appassionata di viaggi esprime le sue emozioni attraverso la sua grande passione, la fotografia. Già membro del Consiglio Direttivo, è stata rieletta nel 2019 e come vicepresidente ACDMAE fino alla sua partenza per Vienna, è stata responsabile del Gruppo Insieme a Roma. Con il suo occhio attento e sensibile e la sua grande curiosità per l’arte e le culture straniere, dal cuore della Mittel Europa continua a inviarci le sue belle storie.
Bello Nicoletta, sia articolo che l’iniziativa. Sempre pronta a svelare iniziative nascoste dei nostri eclettici diplomatici
Speriamo non si dimentichi ” l’altra faccia del servizio all’estero” cioe’ noi consorti….
Immaginario Diplomatico lo seguo da tanto! Brava, Nico, bellissimo articolo, davvero molto interessante 👏🏼👏🏼👏🏼
Grazie!!!!! Entusiasmante scoprire le altre doti dei nostri consDiplomatici!!!! Persone piene di risorse!!!! In generale ho trovato tanti libri a tema “storia” d’altra parte una delle loro specialità! Anche qualche romanzo e tanto di studi internazionali! Chissà Anna San Felice, se prima o poi parleranno anche delle loro famiglie nomadi!!!! Mai dire mai! Grazie a tutti!
Gentilissima Nicoletta Beltrame,
rispondo anche ad Anna Sanfelice a proposito del tema “famiglie nomadi”.Esso è stato trattato in vari punti del mio ” Elogio della diplomazia”( Milano,2023) sulla base dei miei personali ricordi di quarantadue anni di vita diplomatica.Vi è anche, a chi potesse interessare, una specifica parte dedicata a ” Le donne e la diplomazia” in cui parlo assai bene( perché se lo meritano) delle consorti dei funzionari all’ estero.
Un caro saluto, anche a nome di Rosella, a tutte le amiche e naturalmente, ai loro mariti!