C’è un filo sottile che lega la vasta produzione artistica della nostra amica Marta Salto – Weis Azevedo Franchetti Pardo: la ricerca del senso più profondo del viaggio e del mondo in cui viviamo. Che sia l’emozione suscitata da un paesaggio mozzafiato o dallo sguardo intenso di una persona mai incontrata prima, Marta fotografa quell’istante e, dopo averlo filtrato tra le maglie della sua acuta sensibilità, lo fissa in un segno, in un colore, in una materia o in una composizione di materiali diversi. “Un collage che si trasforma pressoché integralmente in materia pittorica”, scrive la curatrice romana Maria Arcidiacono presentando il prossimo doppio appuntamento dell’artista a Bruxelles: una mostra personale – “La carta, la Memoria”, dal 4 dicembre al 14 gennaio 2020, all’Atelier Enò, e una collettiva presso “Nos Ateliers Font Salon”, il 7 e l’8 dicembre.
Marta è un’artista eclettica e vivace con una solida formazione tecnica, cosa che le ha permesso negli anni di tradurre le sue esperienze di viaggio, d’incontri (e di traslochi frequenti) in un linguaggio figurativo gioioso, potente e al contempo personalissimo. Madre di due ragazzi oramai grandi e moglie di un diplomatico, condivide con tutte noi una vita da giramondo che lei ha sempre interpretato, anche grazie la pittura, con ottimismo e vivacità intellettuale. “Dal deserto americano ai ghiacciai dei poli. Dalle spiagge della Normandia alle Isole Vergini. (n.d.r. Marta è) sempre in cerca dell’ “anima” della Natura, la stessa “anima” che scopre nelle persone che vivono con noi nel nostro meraviglioso mondo» ha scritto di lei, sintetizzandone brillantemente l’approccio alla pittura, il critico e storico dell’arte Renato Miracco, curatore della prima personale dell’artista nella capitale dell’UE: “Natura e Anima”, lo scorso giugno.
Il racconto esperienziale ed emozionale di Marta Salto – Weis Azevedo Franchetti Pardo nasce – come l’Arte tutta – per esser condiviso. E allora non perdiamo questa bella opportunità di “viaggiare” con lei nel Mondo e nella Memoria!