Eufasa a Madrid con i Family Officer dell’UE. Riflettori accesi su Agenda 2030

La XXXIX Conferenza EUFASA, a Madrid, ha confermato i vistosi passi avanti compiuti nell’ultimo decennio dall’European Union Foreign Affairs Spouses, partners and families Association, tanto per la professionalità dei delegati, tanto per l’alto profilo istituzionale assunto dall’associazione, come hanno constatato le nostre rappresentanti, Milena Padula e Francesca Vattani, la quale, dopo aver guidato nel 2014 i lavori della XXX Conferenza, a Roma, è stata delegata da ACDMAE a sostituire Lavinia De Nicolo, quest’anno impossibilitata a partecipare.

La due giorni madrilena ha affrontato molteplici problematiche focalizzandosi soprattutto sulle nuove sfide all’orizzonte delle varie associazioni e sull’importanza cruciale dello scambio d’informazioni con i reciproci Ministeri degli Esteri, per individuare le pratiche più efficaci da mettere in campo a sostegno delle famiglie dei funzionari. Per la prima volta ha partecipato ai lavori, insieme agli altri Family Officer europei, il Ministro Piero Sardi nominato lo scorso anno dalla nostra Amministrazione nel ruolo di raccordo tra l’Associazione e l’Amministrazione che, in quest’occasione, è venuto a conoscenza delle istanze delle Associazioni e delle best practices avviate con successo da altri Ministeri.

Uno dei momenti salienti della Conferenza è stata la presentazione dell’UN Agenda 2030 Working Group, presieduto dall’Italia e composto anche da Austria, Belgio, Francia e Portogallo, con Olanda e Slovenia che si aggiungeranno l’anno prossimo. Si è dato conto delle azioni intraprese dal mondo diplomatico per facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, presentando le best practices messe in atto dai Ministeri, dalle associazioni e dai singoli soci in missione all’estero.

Un altro argomento seguito con grande attenzione dai delegati è stato quello del lavoro del consorte: il Work & Employment Working Group, di cui fa parte anche ACDMAE, ha esaminato in particolare le implicazioni del lavoro da remoto, che apre nuove opportunità nel nostro ambiente, individuandone i vantaggi ma anche i problemi, in particolare per quel che riguarda il sistema di tassazione. Un tema d’importanza cruciale che tornerà in agenda l’anno prossimo, alla luce dell’adozione sempre più diffusa a livello globale di pratiche di lavoro online.

Il Children Working Group, invece, ha presentato un’interessante analisi sui disturbi psicologici che possono affliggere i figli di chi trasloca frequentemente per lavoro e che, dati scientifici alla mano, mette in evidenza la loro maggiore vulnerabilità, a conferma di quanto sia sempre più urgente, da parte delle Amministrazioni, fornire in merito assistenza ad hoc.

Anche il delicato tema del divorzio nelle famiglie del servizio diplomatico è stato oggetto di attenzione da parte dei delegati che hanno approfondito alcuni degli aspetti legali, logistici ed emotivi legati alla questione, evidenziando altresì i servizi di supporto offerti da alcune amministrazioni.

Infine, per promuovere la crescita di EUFASA, è stata proposta la formazione di un nuovo gruppo di lavoro, cui ha aderito anche l’Italia, dedicato all’accoglienza e all’integrazione, nella nostra rete, di altre associazioni europee. In questa prospettiva è stata anche approvata la creazione di una pagina Facebook per facilitare le interazioni tra paesi membri.

La Conferenza annuale, ancora una volta, ha confermato di essere il luogo istituzionale adeguato dove affrontare le sfide comuni, condividere esperienze ed esplorare nuove strategie di supporto alle famiglie. Il confronto ovviamente non si ferma a Madrid: l’appuntamento per vagliare progressi compiuti ed eventuali criticità sarà l’anno prossimo a Bruxelles.