di Milena Guarino Padula
Non è stata decisamente la “solita” Conferenza annuale dell’European Union Foreign Affairs Spouses, Partners and Families Association (EUFASA). Ritrovarsi di fronte ad uno schermo e condensare in un paio di ore l’impegno di un anno intero, su materie cruciali per i coniugi dei diplomatici e per le loro famiglie, è stato ben più difficile della tradizionale tre giorni di lavori e conferenze.
In maggio, quando normalmente si riuniscono tutte le nostre Associazioni, i delegati condividono tante emozioni e aspettative. Finalmente si ritrovano tutti insieme, si confrontano sui temi trattati nei mesi precedenti, vengono presentati i risultati finali dei vari gruppi di lavoro. E dal dialogo, sempre costruttivo, nasce la spinta a concentrarsi sui dossier più importanti, da sottoporre successivamente all’attenzione delle varie Amministrazioni.
La “Familien und Partnerorganisation im Auswaertigen Amt” tedesca si era preparata con grande entusiasmo ad accogliere i delegati di 19 associazioni consortili europee. Ma alla fine anche Berlino si è dovuta arrendere all’evidenza del lockdown che ha investito quasi tutti i paesi UE sulla scia del Coronavirus. E quindi lo scorso 19 maggio, un informale meeting in videoconferenza ha, per forza di cose, momentaneamente sostituito i lavori della Conferenza EUFASA “ufficiale”. Un meeting, come ha sottolineato la Presidente dell’associazione tedesca Julia Pentagna Geier, che “non toglie la speranza di un incontro dal vivo, se cesserà l’allerta virus, in autunno”, quando cioè la Germania sarà ancora presidente di turno dell’Ue, incarico che assumerà dal prossimo luglio.
Nonostante i tempi molto limitati offerti dalla videoconferenza, ogni gruppo di lavoro ha avuto la possibilità di intervenire ed aggiornare le altre delegazioni.
L’Italia, in particolare, partecipa a tre gruppi di lavoro e presiede quello sulla Risoluzione Onu 1325 per l’adozione di una prospettiva di genere nei processi di pace. Un tema innovativo che abbiamo portato all’attenzione della conferenza di Londra già l’anno scorso, presentando come best practice il Corso di Alta Formazione specialistica su “Il ruolo delle donne nei processi di pace e nella mediazione dei conflitti per la tutela dei diritti umani”, un progetto ACDMAE in partnership con l’Università La Sapienza di Roma, aperto per la prima volta anche ai coniugi dei funzionari.
Italia, Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna – i paesi che fanno parte di questo gruppo di lavoro – hanno vagliato insieme la possibilità di organizzare a livello EUFASA altri corsi di formazione specialistica in materia di Donne, Pace e Sicurezza, promuovendo la collaborazione tra varie università europee.
Il secondo gruppo di cui fa parte l’Italia, EUFASA Legal Matters, uno dei più attivi negli ultimi anni, ha potuto presentare con soddisfazione due notevoli obiettivi raggiunti. Anzitutto, quello di trasformare l’EUFASA in un’associazione internazionale senza scopo di lucro (AISBL Association Internationale Sans But Lucratif) per poter più facilmente interagire con gli organismi comunitari. Il Gruppo è poi riuscito a completare un’importante “Declaration on the Rights of the Foreign Service Families”, una serie di raccomandazioni e best practices che l’EUFASA suggerisce alle amministrazioni dei vari Ministeri degli Esteri, per venire incontro alle esigenze delle famiglie dei diplomatici. Dalla promozione del lavoro dei coniugi, agli accordi bilaterali per facilitarlo; dal problema dell’assistenza medica, a quello dei contributi pensionistici del consorte. Si tratta di un documento ampiamente condiviso dalle delegazioni perché menziona una serie di bisogni molto sentiti dalle famiglie dei funzionari diplomatici che spesso, purtroppo, non vengono ancora adeguatamente presi in considerazione in tutti i Paesi EUFASA. Questa Dichiarazione, proprio perché sostenuta da tutte le associazioni che compongono l’EUFASA, rappresenta un primo passo importante per farsi ascoltare dalle proprie Amministrazioni, anche quando confrontarsi su questi temi non è ne’ facile ne’ scontato. Siamo infatti fermamente convinti che « l’unione fa sempre la forza » e poter dimostrare che tante esigenze sono avvertite ugualmente dalle famiglie dei corpi diplomatici di altri Paesi non può che giovare alla causa comune: avviare un dialogo serio e costruttivo con i rispettivi Ministeri degli Esteri.
In questa direzione ha lavorato anche il Gruppo EUFASA Employment & Career, il terzo con cui collabora la nostra delegazione, che si prefigge di sensibilizzare le amministrazioni sul tema delle pensioni cercando d’individuare, tra l’altro, compensazioni economiche per non penalizzare la professionalità del coniuge al seguito.
In videoconferenza sono stati anche presentati i risultati di un sondaggio distribuito l’anno scorso tra i membri delle varie associazioni in tema di “Lavoro, ruolo del consorte e benessere personale”. Sondaggio che aveva riscosso grande interesse tra soci ACDMAE, una delle associazioni consortili EUFASA che ha reso il maggior numero di risposte.
L’incontro virtuale organizzato dalla Germania ci ha comunque regalato la piacevole conferma di quanto l’EUFASA, nonostante le difficoltà organizzative di quest’anno, rimanga un importante punto di riferimento per le associazioni e per i suoi membri, per scoprire valori condivisi e individuare bisogni comuni, che solo la nostra comunità globetrotter può veramente sentire come essenziali. Benché “virtuale”, l’appuntamento 2020 ha rafforzato in tutti noi la convinzione che, anche in tempi di grandi cambiamenti come quelli che stiamo vivendo, si possono compiere passi in avanti: non soltanto su materie già note alle nostre amministrazioni, ma anche e, soprattutto, sulla sensibilizzazione alle best practices di altri che, per esempio, potrebbero aiutare il MAECI a valutare in una diversa prospettiva i bisogni dei coniugi.
Lavorando insieme su questi temi, tenendo presente gli obiettivi della Dichiarazione EUFASA, alcuni progressi potremmo farli anche noi nonostante le innegabili difficoltà di oggigiorno.
Milena Guarino Padula
Dopo la Laurea in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di Siena, segue il marito a Mosca, a Londra, in Bahrain e a Montreal. In quest’ultima sede, alla McGill University, consegue una laurea specialistica in Public Relations and Fundraising. E’ stata Vice Presidente del Consiglio Direttivo ACDMAE 2006/2008, occupandosi fra l’altro di Lavoro dei Consorti e Eufasa. E’ tuttora delegato Eufasa e, in veste di consigliere ACDMAE, ha lanciato il nuovo Gruppo Formazione & Lavoro.
Bellissimo articolo. E complimenti Milena per il prezioso lavoro!
Grazie Milena per il tuo rapporto preciso sulla pre-riunione EUFASA cui ho assistito pensando anche alle 12 Conferenze cui in passato sono andata in veste di delegata e Presidente ACDMAE..
Questa volta l’annuncio della trasformazione dell’EUFASA in Associazione Internazionale senza scopo di lucro, riconosciuta legalmente, mi riempie di speranza : sono convinta che permetterà alle associazioni consorti europee di avere maggior peso nel loro rapporto in particolare nell’ambito della Commissione dell’Unione Europea e spero anche, finalmente, con i nostri relativi Ministeri degli Esteri…