di Milena Guarino Padula
“Non possiamo più permetterci di minimizzare o ignorare i contributi delle donne in tutte le fasi della risoluzione dei conflitti… La pace sostenibile non sarà raggiunta senza la piena e paritaria partecipazione di donne e uomini.”
Queste le parole pronunciate dall’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, in occasione del secondo anniversario dell’adozione della Risoluzione 1325 “Donne, Pace e Sicurezza”, la prima risoluzione che riconosce alle donne un ruolo determinante nei processi di costruzione e di mantenimento della pace. Ci sembra opportuno ricordarle sulle pagine della nostra rivista: non solo perché quest’anno celebriamo il 20mo anniversario di quell’importante e, per certi versi, rivoluzionaria decisione (N.d.R. adottata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza il 31 ottobre del 2000) ma anche perché, per la primissima volta, su impulso della nostra Associazione, una formazione via webinair sui contenuti della 1325 sta per coinvolgere tantissime consorti europee sotto il comune ombrello dell’EUFASA (European Union Foreign Affairs Spouses Associations). Dietro l’iniziativa di offrire alle donne di tutte le associazioni europee di consorti, una proposta formativa in tema di diritti umani, tecniche di mediazione e di peace keeping c’è – possiamo affermarlo con orgoglio – la determinazione della nostra Associazione. L’esperienza positiva, durata ben due anni, del Corso di Alta Formazione “Il ruolo delle donne nei processi di pace e nella mediazione dei conflitti per la tutela dei diritti umani”, un progetto della nostra socia Anna Orlandi Contuzzi Iannuzzi realizzato da ACDMAE, in partnership con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, è stato infatti un’apri-pista per altre iniziative simili in ambito europeo. Cosa che emerse evidentemente l’anno scorso, durante la XXXIV Conferenza EUFASA di Londra, dove la presentazione del nostro Corso registrò grande interesse da parte dei delegati. La portata della Risoluzione 1325, alla luce delle perduranti difficoltà d’attuazione, focalizzò i lavori di una sessione di quella Conferenza sull’importanza di continuare a formare le donne in questi temi. Si pensò quindi di costituire un EUFASA Working Group sotto la presidenza dell’Italia, con la partecipazione di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Irlanda, Portogallo e Spagna. Un gruppo che ha continuato a lavorare quest’anno per definire spazi d’intesa tra i vari Paesi Eufasa e lanciare un progetto comune di formazione su “Donne, Pace e Sicurezza” che potesse interessare tutti i consorti.
Grazie all’impegno di ACDMAE e alla sua fruttuosa collaborazione con l’Università La Sapienza, alla Conferenza EUFASA 2020 di Berlino (tenutasi online per via dell’emergenza sanitaria) è stato lo stesso ateneo romano ad offrirsi per tenere in lingua inglese un ciclo di approfondimento sulla Risoluzione 1325. Data la ripresa dei contagi da Covid e il format previsto dei moduli, ben più condensati rispetto a quelli del nostro Corso di Alta Formazione, gli appuntamenti in calendario sono solo quattro e si svolgeranno in webinair, accedendo alla piattaforma online de La Sapienza, con scadenza settimanale, dal 26 novembre a fine dicembre. Le lezioni in remoto saranno gratuite e aperte anche ai famigliari dei soci e sarà comunque possibile, alla fine delle lezioni, ricevere un attestato di partecipazione rilasciato dall’Università La Sapienza.
Come già accennato, è la prima volta che in ambito europeo si tiene un corso di formazione per i consorti di tutte le nostre associazioni e ci sembra doveroso sottolineare come, all’origine di quest’importante apertura, ci sia stata la proposta italiana, sostenuta da ACDMAE e presentata dai suoi rappresentanti in sede EUFASA. Una proposta che mira a sensibilizzare tutti i consorti sui contenuti della 1325 e, ovviamente, a preparare le giovani generazioni ai ruoli che potrebbero ricoprire un domani nelle aree di conflitto, operando nelle Ong e nelle Organizzazioni internazionali.
Nel nostro piccolo, insomma, possiamo e dobbiamo continuare a lavorare in ambito europeo per informare e formare le donne sui principi della Risoluzione 1325, contribuendo così alla loro diffusione. Altre importanti associazioni peraltro ci stanno seguendo su questo terreno: l’associazione United Nations Women’s Guild (UNWG) che riunisce i consorti della FAO a Roma, in occasione del 20mo anniversario dell’adozione della 1325, ha presentato alle socie i principi della Risoluzione e anche la Professional Women Association (PWA), sempre a Roma, ha previsto di dedicare la conferenza del mese di febbraio 2021 al tema “Women in Power: a new paradigm for peace”.
Sono piccole iniziative, ma tutte molto positive e importanti, perché vanno nella stessa direzione: costruire un futuro, speriamo non troppo lontano, in cui le donne di tutto il Pianeta, finalmente consapevoli dei propri diritti e delle proprie potenzialità, potranno davvero essere parte attiva nei processi di pace e contribuire a migliorare la vita dell’umanità. Proprio come si augurava Kofi Annan già nel 2002.
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Milena Guarino Padula
Dopo la Laurea in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di Siena, segue il marito a Mosca, a Londra, in Bahrain e a Montreal. In quest’ultima sede, alla McGill University, consegue una laurea specialistica in Public Relations and Fundraising. E’ stata Vice Presidente del Consiglio Direttivo ACDMAE 2006/2008, occupandosi fra l’altro di Lavoro dei Consorti e Eufasa. E’ tuttora delegato Eufasa e, in veste di consigliere ACDMAE, ha lanciato il nuovo Gruppo Formazione & Lavoro.