di Anna Orlandi Contucci Iannuzzi
Di colpo il mondo si è fermato ed il silenzio è sceso. Nessuna attività, nessun rumore tutto è sembrato cristallizzarsi. Ma l’isolamento ha offerto una grande opportunità: tempo da dedicare alla lettura ed all’approfondimento di quei temi che scorrono ogni giorno sotto i nostri occhi e verso i quali siamo spesso indifferenti. Come la tutela dei diritti umani, la violenza, la pace, la difesa dei soggetti deboli della società: temi cruciali del vivere globale. In tale direzione di approfondimento si è sempre mosso il Corso di alta Formazione “Il ruolo delle donne nei processi di pace e nella mediazione dei conflitti per la tutela dei diritti umani” *, alla cui nascita ACDMAE ha contribuito e che oggi vede la sua terza edizione. Nell’emergenza sanitaria del COVID 19 il Corso ha trovato nuova energia ed una nuova connotazione con lezioni on line. E la risposta di adesione non si è fatta attendere.
Istituire un percorso specialistico rivolto al tema Donne Pace e Mediazione, nell’ambito dell’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Politiche dedicata alla Tutela internazionale dei diritti umani, “non è stato facile ed è stato possibile soltanto grazie agli sforzi congiunti del suo fondatore, il Prof. Sergio Marchisio, di ACDMAE e grazie al supporto del MAECI”, ha sottolineato il Prof. Raffaele Cadin, attuale Direttore del Corso. “Ho accolto con entusiasmo questa eredità, assumendo la Direzione – ha proseguito – con l’ambizioso obiettivo di fare del Corso uno dei pilastri formativi dell’offerta didattica del Dipartimento di Scienze Politiche de La Sapienza di Roma. Obiettivo che sarà raggiungibile solo grazie all’operato dello staff di prim’ordine del Corso, che include le dottoresse Debora Capalbo e Anne-Sophie Martin e grazie al coordinamento didattico-scientifico assicurato dalla D.ssa Luisa Del Turco”. Ed è a quest’ultima che abbiamo chiesto di spiegarci più in dettaglio le caratteristiche di questa terza edizione.
In questa situazione di emergenza qual è stata la risposta alla terza edizione del Corso nella sua nuova versione on line?
“La attuale emergenza sanitaria, come ogni “crisi”, ha rappresentato un ostacolo al normale svolgimento del Corso ma, allo stesso tempo, ha creato un insieme di opportunità al Corso Donne Pace e Mediazione” – spiega la D.ssa Luisa Del Turco – “Certo, il passaggio obbligato da una didattica diretta quindi più empatica, alla modalità a distanza, con tutte le difficoltà logistiche che questa comporta, non è stato facile. Ma la modalità on line ha permesso un sostanziale ampliamento della platea di riferimento: per numero ed esperienze abbiamo in questa edizione un gruppo più ampio ed eterogeneo per background e provenienze, un indubbio arricchimento in un percorso formativo improntato alla partecipazione attiva delle/ei partecipanti”.
La promozione della partecipazione delle donne ai processi di pace, la tutela dei loro diritti e la promozione della parità di genere nelle situazioni di conflitto e post conflitto: come è cambiata la formula del Corso nella nuova edizione, che ha visto il suo inizio lo scorso aprile?
“La struttura generale del Corso riprende quella delle precedenti edizioni, articolata su moduli tematici, laboratori e workshop internazionali. Ma nell’ edizione 2020 la formula didattica all’interno dei moduli è stata aggiornata e organizzata su una sequenza di momenti diversi: didattica “tradizionale” di carattere accademico, associata a sezioni di domande/risposte; interventi di esperti con analisi di casi concreti; oltre che testimonianze di operatori sul campo.” – continua la D.ssa Luisa Del Turco – “Completano il percorso i laboratori, che nella nuova edizione hanno maggiore spazio e una specifica collocazione. Un’offerta didattica fortemente differenziata, arricchita dalla partecipazione di esperti internazionali, rappresentanti di agenzie specializzate e organizzazioni della società civile, e da momenti di dibattito e scambio facilitato anche all’interno del gruppo di studenti: aspetto fondamentale per il processo di apprendimento”.
Come vede il futuro del Corso Donne e Pace e Mediazione in relazione al quadro generale dell’offerta formativa e alle prospettive di sviluppo, a livello nazionale e internazionale, delle politiche in materia di Donne Pace e Sicurezza?
“Quest’anno giunge a compimento il triennio di attuazione del III Piano Nazionale d’Azione dell’Italia su Donne Pace e Sicurezza, il primo a prevedere in maniera esplicita, oltre che a supportare, la realizzazione di corsi di formazione rivolti specificamente a civili.
Il Corso Donne Pace e Mediazione si colloca in questo contesto con una sua identità specifica, costruita sulla base di una attenzione che il Dipartimento di Scienze Politiche aveva sviluppato da tempo su questi temi nell’ambito del programma del corso di Master in Tutela internazionale dei diritti umani.” – specifica la D.ssa Luisa del Turco – “Nel corso di questi 3 anni il Corso è poi divenuto un punto di riferimento per studenti, giovani e professioniste/i che operano o intendono impegnarsi nell’attuazione dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza, a vari livelli e nei suoi molteplici aspetti, registrando un interesse sempre crescente. A 20 anni dall’adozione della Risoluzione 1325, storico caposaldo dell’agenda internazionale in materia, sono 10 le risoluzioni Donne Pace e Sicurezza da attuare: al di là dei risultati, una strada ancora lunga da percorrere sotto molti aspetti è davanti a noi. Ci aspettano dunque vecchie e nuove sfide, che continueremo ad affrontare con impegno ed entusiasmo.”
Oggi ACDMAE non è più partner del Corso di alta Formazione, come è avvenuto per le prime due edizioni, ma resta viva la nostra attenzione verso la tutela dei diritti umani e verso l’attuazione dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza, che ha per cardine la Risoluzione UN 1325. Continueremo quindi a seguire il Corso Donne Pace e Mediazione, al quale auguriamo “Buon Lavoro!”.
* Per informazioni sul Corso vedi https://web.uniroma1.it/disp/disp/didattica/offerta-formativa/corso-di-alta-formazione-il-ruolo-delle-donne-nei-processi-di-pace
Tel. 06 49910599 – Email corsodonnepacemediazione@uniroma1
Anna Orlandi Contucci Iannuzzi
Dopo la Laurea in Economia e Commercio alla Luiss di Roma, ha lavorato per dieci anni in una società finanziaria. Si specializza successivamente in tutela dei diritti dei minori mettendo in pratica le proprie competenze presso l’Area Diritti dei bambini del Comitato italiano per l’Unicef. Ha anche collaborato con il desk “Ascolto” del Centro Sociale Vincenziano Onlus a sostegno delle persone in difficoltà, e lavorato fino l’anno scorso alla sede romana dell’Ufficio del Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta. Oggi vive a Montevideo col marito, Ambasciatore italiano in Uruguay.