di Giacomo Mura
La fine di una stagione di Classical Music Appreciation, il nostro Programma C, è un momento speciale, carico di gratitudine e velato da una leggera tristezza: è un voltarsi indietro e rivivere una serie di eventi pieni di emozioni, musica e storie, che sembrano passati in un battere di ciglia. È proprio con passo leggero ma intenso che abbiamo attraversato il programma 2022/2023, caratterizzato da una varietà di toni e di umori così vasta da non farci mancare neppure qualche “colpo di scena”.
Chi avrebbe potuto immaginare che, parlando della famiglia Bach, rigorosa e luterana, saremmo riusciti a sghignazzare sulla satira della Cantata del Caffè? Chi avrebbe indovinato che, nel percorrere le avventure della musica da film, ne avremmo scoperto l’origine nel cuore dell’Ottocento?
Come di consueto io e la co-organizzatrice, Ryoko Tajika Drei, abbiamo cercato di coprire quanti più temi, caratteri e luoghi possibile, spingendoci dall’Italia a Vienna e oltre!
Questa stagione ci ha portato nel sognante viaggio peninsulare di un giovane eroe francese; nel cuore di una Germania molto spesso (ma non sempre) seria; in un’Europa dell’Est che costruisce la propria identità a passo di danza. E poi non ci siamo fatti mancare, ovviamente, ciò che consideriamo una “medicina” tanto necessaria quanto preziosa: un incontro in compagnia di Beethoven che, attraverso la spirituale freschezza della Sinfonia Pastorale, ci ha svelato il mistero del legame tra Uomo e Natura, con note a tratti carezzevoli, vivaci o terribili, ma sempre cariche della più profonda emozione.
Questa chiusura di stagione non è, tuttavia, solo una fine. Al contrario!
La “sperimentazione” condotta negli ultimi mesi, volta a consentire la fruizione del Programma C dalla sede del Circolo degli Esteri (e non solo in collegamento Zoom) continuerà anche nel prossimo anno. Il Circolo, che qui ringraziamo sentitamente, in questi ultimi mesi ci ha messo a disposizione una tv a grande schermo dotata di ottimo impianto stereo in una sala spaziosa, confortevole e accogliente. Questa nuova formula è perfettamente in linea con lo spirito del Programma C perché, oltre le meraviglie della cultura musicale che proponiamo durante la Classical Music Appreciation, il gioiello più prezioso è la condivisione di questi momenti e i legami che tale condivisione crea. Per quanto fenomenale sia la tecnologia che ci permette di comunicare a grandi distanze (senza la quale la mia voce da Vienna non potrebbe mai raggiungere Roma e tutti gli angoli del globo dai quali si collegano molti nostri iscritti) niente può superare la gioia e l’emozione di vivere questi intensi momenti insieme.
Pur restando inalterata la possibilità di collegarsi agli incontri in autonomia, da remoto (come si è fatto finora), saremmo estremamente felici di poter accogliere tutti i Soci iscritti e fisicamente presenti a Roma, al Circolo degli Esteri: vi troveranno non solo il Programma C, ma anche la compagnia e il calore umano, due ingredienti che sicuramente lo renderanno ancora più bello.
Giacomo Mura
Nato nel 1992, comincia lo studio del violino all’età di 8 anni alla scuola Civica di Milano, sotto la guida del maestro Carlo De Martini. Nel 2011 ottiene il diploma di maturità scientifica e il diploma di violino presso il Conservatorio di Musica di Como, dove nel 2013 consegue la laurea di secondo livello (master of music).
Durante e dopo gli studi accademici frequenta al Conservatorio di Musica G.Verdi di Como i corsi di storia della musica tenuti dall’illustre professor Alberto Batisti.
Dal 2014 al 2018 ha fatto parte dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, sotto la direzione di Alexander Lonquich. Ha studiato dal 2016 al 2018 presso il Maestro Anne Harvey Nagl (violino) e il Maestro Fabian Rieser (violino e didattica musicale) a Vienna.
Da più di due anni è impegnato nel diffondere una profonda conoscenza della musica classica, insegnandone la storia e come raggiungere un ascolto consapevole e ricco. Negli ultimi anni ha tenuto eventi e conferenze collaborando con l’Ambasciata di Italia a Vienna, la Società Dante Alighieri di Vienna, il gruppo internazionale “The Austral Group”, l’Università del Colorado, la Wiener Volkshochschülen, l’associazione di istruzione musicale privata MUSEDU, l’associazione “Initiative Wir Sinnd”.