In bicicletta sull’Appia Antica, tra tesori archeologici e paesaggi mozzafiato

di Svetlana Sharapa Zazo

E’ stato un indimenticabile “fuori programma” a dare informalmente il via al nuovo ciclo d’incontri del Gruppo INSIEME A ROMA. Complice un autunno romano ancora più mite del solito, siamo andate alla scoperta della Valle della Caffarella percorrendo in bicicletta l’Appia Antica, considerata sin dall’antichità la “Regina di tutte le strade”. Ci hanno accompagnato in questo suggestivo tuffo nel passato due guide, molto attente e pronte – sia in italiano che in inglese – ad attirare la nostra attenzione sui “tesori” della Valle: un parco archeologico e naturalistico unico al mondo che attraversa una parte pressoché intatta della campagna romana.

Mentre avanzavamo sul tracciato, a tratti perfettamente conservato, le nostre guide ci portavano indietro nei secoli, dandoci modo di apprezzare a pieno una strada non a caso definita “il più grande museo a cielo aperto del mondo”. Abbiamo ammirato i resti di alcune tombe romane antichissime prima di raggiungere l’imponente complesso privato dell’Imperatore Massenzio, con il suo famoso Circo e il Mausoleo eretto per il figlio Romolo, oggi visitabile dopo lunghi e delicati interventi di restauro. Abbiamo fatto un’altra tappa alla Tomba di Cecilia Metella, monumento-simbolo dell’Appia Antica e poi, tra una pedalata e l’altra, immerse in un paesaggio di rara bellezza, siamo arrivate al IV miglio della strada: qui sorge Villa Capo di Bove, un altro complesso archeologico di grande pregio, dove nel 2002 fu rinvenuto un impianto termale privato del II secolo d.C, con pavimentazioni in mosaico e marmo sorprendentemente ben conservate.

La gioia di rivedersi e il piacere di un’informale biciclettata, via dal traffico romano, sono stati gli altri ingredienti forti di una mattinata davvero speciale, in attesa del primo appuntamento ufficiale in Calendario: il prossimo 30 ottobre, al Teatro dell’Opera di Roma.

Svetlana Sharapa Zazo