di Fabiana De Vincenzi
Mi sono sempre chiesta ma le persone “normali” quante case cambiano in media nel corso della vita adulta? Una? Forse due? E noi invece quante case cambiamo nella nostra vita da globe-trotter? Open space o frazionate, su uno o due piani, esposte ad est o ad ovest… Forti di tante esperienze sapremo quello che vogliamo così bene da poter quasi disegnare la nostra casa ideale. Nel frattempo però che fare? Come regolarsi con i continui spostamenti, la necessità di riadattare costantemente l’arredamento e il legittimo desiderio di una casa che non sembri uscita da un frullatore per arredi? Chi tra noi avrà pensato in questi termini al momento di metter su casa si troverà già un passo avanti. Se invece, come me, appartenete a quella simpatica schiera di compratori di pancia e avete seguito il vostro gusto come unico criterio di scelta degli arredi e corredi allora, probabilmente, i vostri traslochi saranno stati e saranno ancora un pochino più complicati. Niente panico però, perché a tutto c’è rimedio! Di seguito, qualche spunto di riflessione. Utile – speriamo – a chi sta pensando all’arredamento, ma anche a chi ne ha appena ultimato uno e dovrà, prima o poi, affrontare ancora il problema.
- Una bella casa è una casa pensata nel suo insieme
Se immaginiamo la nostra casa come un tutt’uno allora lo spazio e il modo in cui esso è diviso assumeranno un’importanza relativa. Gli ambienti che si troveranno a contatto potranno cambiare ma si leggerà sempre un filo conduttore, il nostro pensiero/gusto/intenzione, che renderà il tutto armonico e ci permetterà di mescolare gli elementi in libertà. Questo filo conduttore potrebbe essere a titolo di esempio la scelta del bianco e nero oppure quella di un particolare stile di arredo.
- Il colore
Nella maggioranza dei casi ci troveremo ad abitare in case con muri bianchi: degli arredi bianchi tenderanno a mimetizzarsi mentre degli arredi colorati risalteranno per contrasto.
Entrambe le scelte sono valide: se sceglierò degli arredi bianchi o nella gamma dei colori neutri dovrò avere cura che ci sia almeno un elemento a contrasto altrimenti gli ambienti risulteranno anonimi. Questo elemento potrà essere un vaso, un cuscino o un elemento verde che con la sua unicità darà valore a tutto il resto.
Se invece la mia scelta dovesse ricadere su arredi colorati il mio consiglio è di individuare una palette di colori che cercheremo di rispettare per evitare che, innamorandoci di un oggetto e poi di un altro, la nostra casa risulti un insieme di cose che sembrano stare lì a caso. Pensiamo ad esempio alle vetrine dei negozi che pure espongono tanti oggetti diversi, ma dove tutto ha sempre un filo conduttore che rende l’insieme piacevole, attrae il nostro sguardo e si fa guardare.
- La luce
Tutti noi sappiamo quanto sia importante la luce per il nostro umore e per il nostro benessere.
Un ambiente poco illuminato tenderà a farci sentire tristi, al contrario uno molto illuminato ci farà sentire svegli ed energici. Potremo trovarci alle latitudini più diverse ma il nostro obiettivo deve essere quello di avere sempre un buon livello di confort luminoso. L’ideale sarebbe di scegliere le nostre luci e portarle con noi ma se non ce la sentiamo di affrontare anche questo il mio consiglio è di acquistare due o tre piantane che proiettino la luce verso l’alto; il soffitto, riflettendo la luce proiettata darà all’ambiente un’illuminazione diffusa che è la più simile a quella dell’ambiente naturale e perciò benefica. Per realizzare questo effetto è necessario che la lampada abbia una buona potenza, magari provvista di dimmer, e che sia regolabile in altezza per adattarsi al meglio e creare situazioni più o meno luminose.
- Il tipo di arredi
I nostri mobili saranno smontati e rimontati più volte, per reggere dovranno essere dei tipi tosti!
Se il pensiero ci preoccupa, possiamo eventualmente decidere di portare con noi solo alcuni elementi base (tavolo da pranzo, sedie, salotto) che ci seguiranno in giro per il mondo e tralasciare altri che poi ricompreremo all’occorrenza. In ogni caso qui di seguito alcuni consigli per ogni tipologia.
Librerie: scegliamole preferibilmente di dimensioni contenute oppure componibili e non troppo alte (le case hanno altezze diverse!) che si possano assemblare in diverse composizioni. Se di grandi dimensioni perché una casa lo permette (ad esempio a copertura di un’intera parete) pensare a come “spezzarle” in futuro in “tranches” più contenute comprando due fianchi extra da utilizzare all’occorrenza.
Tavoli: Sono vivamente consigliati quelli allungabili. Ci permetteranno di avere degli ospiti comodamente seduti a cena ma, una volta richiusi, non ingombreranno nella vita di tutti i giorni, specie se non disponiamo di ampi spazi. Da non dimenticare la regola della praticità negli spostamenti ragion per cui escluderei il cristallo a favore di altri materiali meno fragili. Per la forma non ci sono regole particolari, consideriamo comunque che quelli stondati (circolari o ellittici) risultano più facili da inserire negli ambienti e lasciano meglio “fluire” lo spazio.
Sedie: Non esageriamo con il numero, troppe sedie “soffocano” anche un tavolo grande o, peggio, finiscono per occupare ogni angolo di casa perché non sappiamo dove metterle quando non abbiamo dodici persone sedute. Piuttosto acquistiamo delle sedie impilabili o pieghevoli di buona qualità che potremo utilizzare al bisogno.
Divani: Un grande divano ad angolo sarà difficile da adattare ad ambienti diversi, due divani di dimensioni più contenute o un divano medio con delle poltrone potranno invece essere sistemati uno di fronte all’altro, ad angolo retto o ancora separati in diversi ambienti.
Tende: Gli ambienti hanno spesso un diverso numero di finestre e balconi, delle tende bianche ci permetteranno più facilmente di aggiungerne una all’occorrenza. Per risolvere invece il problema delle diverse altezze possiamo:
- a) lasciarle più lunghe del necessario: si tratta di una scelta stilistica, molto in voga in questi ultimi anni, che regalerà alla nostra casa un effetto scenografico d’impatto. Delle “embrasses” che le raccolgano lateralmente potrebbero ulteriormente correggere la lunghezza.
- b) optare per tende di maglia a trama larga che si potranno raggiuntare all’occorrenza senza che si veda la cucitura.
- c) optare per tende con la piega altagiuntandole con un altro tessuto a contrasto, di diverso materiale o colore.
Prima di concludere, un paio di opportune precisazioni. Questi suggerimenti sono frutto della mia esperienza come architetto e moglie di un diplomatico. Ma in un mondo in costante cambiamento, dove il “nomadismo” professionale è richiesto a un numero sempre crescente di lavoratori, ognuno troverà il suo personalissimo modo di trasferirsi e di “interpretare” l’abitazione. A Roma come all’estero, infatti, la cosa più importante è che la nostra casa ci corrisponda e rispecchi il nostro gusto, la nostra personalità. Solo così ci potremo sentire, sempre e ovunque, a casa.
Fabiana De Vincenzi
Dopo la laurea in Architettura a Napoli si trasferisce con il marito a Sarajevo dove collabora con lo studio Grupa Arh e tiene lezioni sull’architettura italiana all’Università di Banja Luka. A Vienna segue corsi di specializzazione in Building Science and Technology alla TU Wien e lavora come designer di arredi, luci e gioielli. Al rientro a Roma collabora con lo studio Bevivino & Partners per quattro anni. Dal 2016 lavora in proprio dedicandosi all’ambito residenziale. E’ iscritta all’Ordine degli Architetti di Roma dal 2013.