Redazione
“Condividere con le amiche italiane le celebrazioni per la Giornata della donne degli Emirati Arabi è importante e riflette il buon momento che l’empowerment femminile sta vivendo in tutto il mondo”. Queste le parole della Principessa di Dubai, Sheikha Shamma Bin Sultan Bin Khalifa Al Nahyan, ringraziando le numerose personalità italiane che hanno sfidato il caldo afoso di fine agosto per esprimere sostegno ai processi che gradualmente stanno incoraggiando nei Paesi del Golfo la parità di genere, la tolleranza e l’apertura verso altre culture.
Sheika Shamma, figlia dello sceicco Mohammed, vicepresidente e premier degli Emirati Arabi Uniti, è stata l’ospite d’onore della giornata della donna emiratina, festeggiata nella Capitale il 28 agosto a Villa Durante, sede della rappresentanza diplomatica degli Emirati.
In tantissimi hanno risposto all’invito di questo Paese da qualche anno è impegnato nella promozione della tolleranza: oltre all’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia, Omar Obaid Al-Shamsi, Roberta Pinotti, ex ministro della Difesa e presidente dell’Associazione Emirati-Italia, Elisabetta Belloni, Segretario Generale del MAECI, Nicola Lener, prossimo Ambasciatore italiano negli EAU, il Sindaco di Assisi Stefania Proietti assieme ai maggiori rappresentanti dell’amministrazione capitolina e a numerosi giornalisti, incluso Monica Maggioni, Ceo di Rai Com. Presente anche la nostra Associazione con l’ex consigliere ACDMAE Pucci Rastrelli che, a nome di tutti i soci, ha seguito l’evento principale in programma: una tavola rotonda su “Il ruolo dell’empowerment femminile nello sviluppo economico sostenibile”
La scelta di celebrare questa Giornata a Roma, con Sheikha Shamma “è stato un segno di grande attenzione per l’Italia, il frutto delle ottime relazioni fra i nostri due Paesi”, ha sottolineato Belloni in un intervento particolarmente apprezzato sull’importanza della formazione femminile in un mondo che non può più permettersi di non sfruttare il potenziale della donna. All’empowerment delle donne è legato anche un tema cruciale per il nostro futuro come quello dello sviluppo sostenibile, ha proseguito Pinotti, ribadendo che si tratta di una “sfida urgente, che ancora non affrontiamo ancora con la dovuta serietà”.
L’attenzione della sala – un gioiello in stile umbertino che gli Emirati hanno riportato all’antico splendore col restauro e la successiva trasformazione in sede dell’Ambasciata – non ha mai abbandonato la protagonista indiscussa dell’evento: Sheikha Shamma, amministratore delegato di Alliances for Global Sustainability, fondatrice della Ong Circle of Hope e del gruppo del Women’s Empowerment. E’ lei infatti il “volto” (benché parzialmente velato anche in quest’occasione) del cambiamento che sta investendo, almeno a livello formale, la società emiratina.
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Courtesy @UEAembassyrome