di Federica Bartolini Giungi
Nell’agosto del 1981, esattamente 35 anni fa, vennero abrogati gli articoli 544, 587 e 592 del codice penale: in parole povere “il matrimonio riparatorio” e “il delitto d’onore”.
L’Italia divenne un paese più moderno e civile (anche se 15 anni più tardi) grazie al coraggio di un ragazza, Franca Viola, che, nel 1966, oppose il primo ri uto al matrimonio riparatore facendo condannare il suo stupratore.
Siamo partite da questo importante traguardo nella storia italiana per confrontarci a livello storico e letterario, all’interno del nostro gruppo di lettura, scoprendo che la condizione della donna nel XIX e XX secolo era molto simile nei vari paesi di provenienza.
Approfondire l’argomento da un punto di vista let- terario con l’opera autobiogra ca di Sibilla Aleramo “Una Donna” è stata una piacevole sorpresa per la maggior parte di noi. Pubblicato nel 1906 ”Una donna” è considerato uno dei primi libri femministi in Italia.
Sibilla Aleramo venne violentata nel 1892 e dovette sposare il suo aggressore. Così scrive: “Mi portò un grosso fascicolo di carta bianca, che guardai sentendo il rossore salirmi alla fronte…….Oh dire, dire a qualcuno il mio dolore, la mia miseria; dirlo a me stessa, anzi solo a me stessa, in una forma nuova decisa, che mi rivelasse qualche angolo ancora oscuro del mio destino! E scrissi………
Matilde Serao, Ada Negri, Anna Banti e tante altre ci
aspettano ancora per portarci nel secolo scorso ed aiutarci a meglio comprendere la nascita di una scrittura femminile in Italia.
Federica Bartolini Giungi
Laureata in Scienze Politiche e specializzatasi a Venezia e presso l’UNHCR in Cameroun nell’ insegnamento dell’Italiano agli stranieri, crede fermamente che l’integrazione passi attraverso la conoscenza della lingua. Membro del Consiglio ACDMAE, si occupa del Dossier “Come e Dove”, del Dossier “Scuola” e del Gruppo di lettura e conversazione in italiano.