di Marìa Gabriela Echeverrìa Serpi
Chi di noi non ha almeno una volta nella vita letto uno dei versi di Pablo Neruda? Tutti abbiamo sentito parlare di questo grande poeta, diplomatico e politico cileno.
Nell’ attività degli ultimi mesi del Gruppo di lettura e conversazione in spagnolo, la grande novità è stata quella di dedicare un mese alla poesia. Pablo Neruda, premio Nobel di Letteratura 1971, è stato al centro del nostro studio, con la lettura di “Veinte poemas de amor y una canción desesperada”.
Ho scelto questo libro perchè è stata l’opera che nel 1924 ha fatto conquistare a Neruda la fama mondiale a soli diciannove anni di età. Abbiamo confrontato la poesia di Neruda con quella di altri grandi autori di lingua spagnola: Rubén Darío, Gustavo Adolfo Bécquer e Gabriela Mistral.
Abbiamo dedicato a questa attività poetica il mese di marzo, perchè proprio il 21 marzo è stato dichiarato Giornata Mondiale della Poesia dall’ UNESCO nel 1999. Possiamo pertanto dire che marzo è il mese mondiale della poesia! La data che segna anche l’inizio della primavera, riconosce all’arte poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della comunicazione e della pace.
La poesia è il genere letterario più antico, e prova di questo è il fatto che nell’antichità, persone che non sapevano leggere, sapevano recitare poesie.
Non si trova tuttavia ai nostri giorni al centro delle preferenze del lettore medio, che di solito preferisce la narrativa. Il genere poetico è spesso sottovalutato e raramente le vendite premiano questo tipo di forma d’arte, tanto che oggi quasi nessuno ritiene che si possa vivere lavorando con la poesia.
C’è chi dice che dalla sezione di poesia di una libreria, si può capire se il proprietario è lì per passione o per commercio. Infatti, alcune grandi catene di librerie relegano la poesia a uno spazio ridotto, come se si trattasse di qualcosa da nascondere o dimenticare.
In realtà, la poesia ci plasma più di quanto immaginiamo e più di quanto siamo pronti a riconoscere.
La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita proprio per promuovere e far diffondere questo genere letterario, che ha la capacità di riuscire a comunicare non solo con il senso delle parole, ma anche attraverso la loro musicalità. E proprio come la musica che talvolta con poche note riesce a risvegliare in noi intense sensazioni, anche la poesia con poche parole può fare muovere nel fondo della nostra anima profonde emozioni.
Qualche giorno fa per salutare un’amica che partiva, ho organizzato un piccolo incontro in suo onore. Ho chiesto che ognuno degli invitati portasse con se una poesia da condividere con il gruppo. Il risultato è stato bellissimo! La portata magica delle varie poesie ci ha unito e commosso facendoci passare un gradevolissimo momento di convivialità e sentimento.
Sono felice di aver contribuito nel mio piccolo a celebrare questo bellissimo genere letterario che dovrebbe essere valutato, approfondito e promosso.
Per quanto riguarda le nostre letture, adesso siamo tornate alla narrativa con un romanzo dello scrittore spagnolo Ramón del Valle-Inclán, ma nel futuro la esperienza poetica sarà senz’altro ripetuta.
Marìa Gabriela Echeverrìa Serpi
Nata in Costa Rica, laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali in Belgio, funzionario diplomatico per il suo Paese e poi consorte, mamma e ora persino nonna! Appassionata di musica e letteratura, è contagiosa: ha fondato ben tre gruppi di lettura a Roma e Caracas. Membro del Consiglio dell’ACDMAE, si occupa del “Gruppo Incontro”. Canta con grande passione nel coro dell’ACDMAE.