L’autunno ha piacevolmente segnato il ritorno del Cinefestival Acdmae, uno dei programmi più seguiti e apprezzati della nostra associazione da due anni a questa parte.
Lo scorso novembre il sipario si è alzato sulla Grecia con il film “Un tocco di zenzero” di Tassos Boulmetis, una pellicola ricca di metafore che s’inserisce nell’interessante filone “gastronomico” della cinematografia europea. Non a caso, quindi, la proiezione – con il patrocinio dell’Ambasciata di Grecia di Roma – è stata organizzata in una location inusuale come il Tanagra Caffe’-Concerto di Roma, dove si respira un’atmosfera tipicamente ellenica grazie alla sapiente direzione del proprietario e sponsor dell’evento, Akis Spanakis.
“Tocco di zenzero” – “una magica fiaba d’amore, variopinta e gustosa”, come è stato definito definito dalla critica – ha per protagonista Fanis, un professore greco di astronomia con la passione per la cucina. In occasione della visita del nonno, Fanis rinuncia alle vacanze pur di rivederlo dopo tanti anni e organizza un gustoso pranzo di benvenuto. Nonno Vassilis pero’ non arriverà mai e la lunga preparazione delle pietanze gli darà invece modo di ripercorrere la sua vita e far riemergere il ricordo della dolorosa deportazione della famiglia dalla Turchia.
L’appuntamento del Cinefestival è stato organizzato nell’ambito dell’iniziativa culturale “Tempo Forte Italia e Grecia 2018”, lanciata con successo dall’Ambasciata d’Italia ad Atene. Un ringraziamento particolare va quindi all’ambasciatore Efisio Luigi Marras per aver dato un aiuto e un supporto importante alla nostra iniziativa. Ugualmente cruciale è stata la collaborazione con la Cineteca di Grecia che, in questa occasione, ha prestato senza chiedere i diritti il cortometraggio storico “Oi Peripeteiai tou villar” (The Adventures of Villar) prodotto nel 1924 e ritenuto il primo film greco.
L’evento si è concluso con una degustazione di appetitosi “mezes”, i tipici antipasti della cucina greca, mentre un gruppo di musicisti allietava il parterre con l’avvolgente melodia del sirtaki.
La Redazione