E la “Farnesina Gallery” aprirà regolarmente al pubblico
di Susanna Bonini Verola
La Giornata del Contemporaneo, la più importante manifestazione annuale dedicata alle espressioni artistiche italiane del nostro tempo, forte dei successi registrati in passato, alza ulteriormente l’asticella. L’edizione di quest’anno, la quattordicesima, per la prima volta ha infatti varcato i confini nazionali per portare, dall’8 al 13 ottobre, circa un’ottantina di eventi in tutto il mondo, con l’aiuto degli Istituti Italiani di Cultura e della nostra rete diplomatica e consolare.
Per un Paese storicamente “sovrastato” dal peso della sua immensa cultura classica, scommettere sulla promozione della creatività d’oggi non è una sfida di poco conto. L’obiettivo è tuttavia giustificato dai tempi, finalmente maturi per far conoscere a ogni latitudine un ingegno che, come quello italiano, non ha mai smesso di manifestarsi: nel Cinema come nella Moda, nel Design come nelle Arti figurative e non. A sottolinearlo il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese Vincenzo De Luca, presentando la manifestazione – con i responsabili di Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e MiBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali – nella sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina dove oggi campeggia l’installazione dell’artista Michele Pistoletto: un grande tavolo a specchio a forma di Mediterraneo circondato da 22 seggiole, una diversa dall’altra, come i Paesi che vi si affacciano. Un’opera simbolo del dialogo, della sperimentazione e della commistione di generi che sono tratti caratterizzanti dell’arte contemporanea. Ma anche simbolo di collaborazione, come quella avviata tra Amaci e Farnesina, con un protocollo d’intesa (siglato l’anno scorso) per promuovere il sistema italiano di arte contemporanea all’estero. Perché quest’ultima, ha chiarito De Luca, “è senz’altro un veicolo essenziale per rappresentare al meglio l’Italia e gli italiani”.
A sua volta Federica Galloni, Direttore Generale Arte, Architetture Contemporanee e Periferie urbane del MiBAC, ha ricordato i diversi progetti messi in campo per far conoscere la contemporaneità del nostro Paese in tutte le sue declinazioni, ribadendo come la promozione della nostra Arte contemporanea all’estero sia “un obiettivo strategico condiviso”.
Nonostante i “tempi stretti”, la partecipazione della rete estera del MAECI e, in particolare, degli Istituti Italiani di Cultura ha permesso di organizzare ovunque dibattiti, conferenze, mostre e attività di vario genere volte a valorizzare il settore. In molti casi poi, si è riuscito con successo a mettere in contatto artisti italiani con curatori e istituzioni museali di chiara fama internazionale. E sono state gettate le basi per nuovi progetti culturali di ampio respiro. Un ulteriore conferma, evidenzia Galloni, che “quando si lavora bene e in squadra, si promuove ancora più efficacemente il Sistema Italia”.
La portata internazionale della manifestazione è stata elogiata in toni entusiastici e commossi anche dal Presidente di Amaci Gianfranco Maraniello che, in conferenza stampa, ha rimarcato “il drastico cambio di sensibilità” nei confronti dell’arte contemporanea italiana. Lo testimonia, a suo avviso, proprio la 14ma Giornata del Contemporaneo, “frutto di un’ampia collaborazione inter istituzionale che ha saputo efficacemente aggirare anche le rigidità burocratiche“. “Oggi il contemporaneo esiste e conta e c’è anche una consapevolezza diffusa della sua esistenza”, ha dichiarato ricordando come un migliaio di soggetti tra enti, musei e fondazioni abbiano aderito, in Italia e nel Mondo, alla manifestazione, gettando le basi per ulteriori iniziative, private e non, volte ad aprire nuove vetrine per la nostra Arte.
Quest’edizione di Contemporaneo, come le precedenti, ha avuto la sua immagine-simbolo: “Medusa” di Marcello Maloberti, eclettico artista già noto a livello internazionale per le sue installazioni di visual art, anch’egli presente in conferenza stampa, al fianco di Alessandro Masi, segretario Generale della Dante Alighieri. Tra le novità di quest’anno, infatti, una lo riguarda da vicino: l’opera di Maloberti sarà la protagonista di una mostra personale diffusa nei Musei Amaci di tutto il Paese. Il coinvolgimento del MAECI in veste di attore cruciale dell’internazionalizzazione del patrimonio artistico d’oggi ha poi riacceso i riflettori su un’altra importante realtà: la Collezione Farnesina, la vasta raccolta di capolavori contemporanei che da oltre un decennio decora e arricchisce gli spazi di rappresentanza del Ministero, l’edificio pubblico più grande d’Italia. Oltre 460 opere pregiate firmate da duecento artisti italiani che, in vista della manifestazione, sono state presentate dal critico Philippe D’Averio in un filmato tuttora visibile su www.esteri.it
La Collezione continuerà ad essere aperta al pubblico l’ultimo venerdì di ogni mese a venire trasformando – per ora in via sperimentale – la Farnesina nel primo “Ministero – Gallery” d’Italia. E allora non vi resta che prenotare la vostra visita in tempo: come succede in tutti i Musei che si rispettino, cliccando sull’apposito link, direttamente dal sito del MAECI!
Susanna Bonini Verola
Ha vissuto a Parigi, dove ha terminato gli studi in Scienze Politiche, Bruxelles e Washington. Giornalista professionista e TV Producer, ha lavorato nelle trasmissioni di approfondimento di RaiNews24-Rai 3 e per i notiziari TV di Euronews (Lione). Dopo varie collaborazioni con radio e magazine, approda ad Adnkronos con cui collabora per oltre 10 anni. Rientrata a Roma è attualmente impegnata nelle attività della No-Profit “US-Italy Global Affairs Forum” e coordinatrice di questo Notiziario.
Grazie Susanna per questo articolo, come sempre ricco di info e di spunti.