di Federica Bartolini Giungi
La lingua è un’impronta, l’impronta maggiore della nostra condizione umana (Octavio Paz).
Da tre anni a questa parte si tiene, ogni terzo giovedi’ del mese presso il Circolo MAE, il Gruppo di Lettura in Italiano. Questo progetto e’ nato dall’esigenza sentita da alcuni consorti stranieri di approfondire la conoscenza della lingua italiana e di ampliare il proprio bagaglio letterario.
Durante il primo anno il filo conduttore del percorso e’ stato la scoperta dei generi letterari e delle loro caratteristiche stilistiche nella lingua italiana. Ecco quindi la narrativa storica, il romanzo di avventura, qualche esempio di romanzo rosa con Andrea Vitali e quello poliziesco per arrivare ad uno dei pochissimi esempi di metaromanzo con Italo Calvino dove la narrazione assume come oggetto l’atto stesso del raccontare.
L’anno successivo l’esperimento si e’ focalizzato sulla letteratura italiana del ventunesimo secolo. Al fine di facilitarne l’approccio, sono stati proposti due canali di comunicazione: la letteratura ed il cinema. Pur essendo due linguaggi diversi e’ innegabile che in Italia un gran numero di film del dopoguerra ha tratto spunto da opere letterarie e, in molti casi, gli sceneggiatori erano gli stessi scrittori. “Il Gattopardo”, “La Ciociara”, “Cristo si e’ fermato a Eboli”, “Il deserto dei tartari” sono stati oggetto, tra gli altri, di discussione sia a livello linguistico che cinematografico con risultati, a volte, completamente inaspettati. Quest’anno l’attenzione e’ dedicata alle autrici femminili contemporanee, interesse nato alla fine 2014 tra le assidue lettrici. Il comun denominatore e’ l’analisi e la descrizione dei rapporti interpersonali a volte difficili e dolorosi. Le proposte di narrativa,varie articolate, non vogliono mai essere un obbligo ma un suggerimento e possono, eventualmente, essere modificate a richiesta dei partecipanti.
Il percorso si snoda ricco ed interessante: da Susanna Tamaro (“Và dove ti porta il cuore”, 1994) a Maria Teresa di Lascia (“Passaggio in ombra”, 1995) e Dacia Maraini (“Bagheria”, 1996), da Simonetta Agnello Hornby (“La mennulara”, 2002) a Margaret Mazzantini (“Non ti muovere”, 2002) a Melania Gaia Mazzucco (“Vita”, 2003), ma anche Antonia Arslan (“La masseria delle allodole”, 2004), Silvia Avallone (“Acciaio”, 2012), Maria Perosino (“Le scelte che non hai fatto”, 2014) e Simona Sparaco (“Se chiudo gli occhi”, 2015).
Il gruppo e’ aperto a tutti ed e’ a tutti che auguriamo BUONA LETTURA!
Federica Bartolini Giungi
Laureata in Scienze Politiche e specializzatasi a Venezia e presso l’UNHCR in Cameroun nell’ insegnamento dell’Italiano agli stranieri, crede fermamente che l’integrazione passi attraverso la conoscenza della lingua. Membro del Consiglio ACDMAE, si occupa del Dossier “Come e Dove”, del Dossier “Scuola” e del Gruppo di lettura e conversazione in italiano.
Esperienza bellissima, la consiglio a tutti! Anche agli italiani.